VANGELO LIBRO 1Il termine Vangelo o Evangelo deriva dal greco Euanghelion che significa ‘buona novella’.

la domanda che ogni Cristiano dovrebbe porsi è:

qual è questa buona novella?

 

L’apostolo Paolo  lo dice in una delle sue epistole ai Corinzi in questi termini:

“Fratelli, io vi rammento l’Evangelo che v’ho annunziato, che voi ancora avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati, se pur lo ritenete quale ve l’ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché io v’ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai Dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo; poi a tutti gli Apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all’aborto; perché io sono il minimo degli apostoli; e non son degno d’esser chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio” (1 Cor. 15:1-9).

Questo è il Vangelo della grazia di Dio (cfr. Atti 20:24) mediante il quale chi crede in esso viene salvato dai suoi peccati ed ottiene la vita eterna. Esso è dunque la potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede, come dice Paolo ai Romani (cfr. Rom. 1:16).

Sia dunque questa Notizia di grazia predicata ai peccatori per la loro salvezza, ma anche ricordata ai santi (nella terminologia biblica del cristianesimo, si dice di chi è consacrato al culto e al servizio di Dio: popolo santo; nazione santa, non come viene usato nella chiesa cattolica) affinché essi la ritengano così com’è fino alla fine ed ottengano così la corona della vita.

Se qualcuno vi annuncia un Vangelo diverso da questo sia maledetto (cfr. Gal. 1:9) nel cospetto di Dio e dei suoi santi angeli.

 

Cosa significa “vangelo”?

La parola “vangelo” significa buona notizia. Ed è proprio così! Vuoi sapere quale è questa buona notizia? L’apostolo Paolo scrisse:

“Vi ricordo il vangelo che vi ho annunziato…che Cristo morì per i nostri peccati” (1 Corinzi 15:1-3).

Ebbene, la buona notizia è proprio questa: qualcuno ha pagato il tuo debito!

Ho trovato questa storia in rete su un sito di una chiesa … e penso sia utile

“….. la persona scrive la sua esperienza ma non la conosco è solo una bella storia vera…
Alcuni anni fa mi successe una cosa particolare: ero sposato da poco e nostro figlio era appena nato. Ritirai la posta e per poco, leggendo ciò che era arrivato, non caddi a terra svenuto! Anche mia moglie non poteva crederci: una multa di sette milioni da pagare! In banca non c’erano soldi, io lavoravo da poco e non c’era possibilità di pagare quel debito. Che fare? Ebbene, mia madre andò e pagò il mio debito, portandomi a casa la ricevuta di pagamento. Potete immaginarvi che bella notizia! C’è una somiglianza con ciò che ha fatto il Signore Gesù per noi. Avevamo un debito che non potevamo pagare: questo debito è descritto nella Bibbia con il nome di peccato. …”

“Ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto” (Isaia 59:2).

“Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23).

Le opere dell’uomo non potevano soddisfare la sua santità, la sua giustizia e la sua perfezione, perché l’uomo sarà sempre trovato in difetto. E’ scritto nel libro di Dio:

“Sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato”(Galati 2:16).

“Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia…” (Tito 3:5).

Un debito con Dio e nessuno modo per pagarlo: che fare? Ecco che Dio stesso ha provveduto mandando Suo Figlio:

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16).

Chiunque crede può essere salvato, perché Gesù ha dato se stesso per pagare il nostro debito con il peccato e con la morte:

“Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti.” (Isaia 53:5).

Questa è una bella notizia, questo è il Vangelo. Se vuoi, ripeto, se veramente lo vuoi, puoi fare la pace con Dio chiedendogli di perdonare i tuoi peccati e di diventare un suo figlio. 

 

CHE SIGNIFICA “VANGELO”

Molti cristiani si confondono ancora fra Bibbia e Vangelo, Nuovo e Antico Testamento. Limitandoci al Nuovo, non sanno che, altre ai quattro Vangeli, ci sono libri, come gli Atti degli Apostoli e varie lettere apostoliche con l’ Apocalisse.

Potrà interessare che il termine TESTAMENTO deriva dall’ebraico berit, tradotto in greco con sinthèke. Cioè patto, alleanza.

Significativo che l’avvocato Tertulliano lo renda col termine esatto del giure romano Instrumentum .Quanto a Vangelo, andrebbe pronunziato più correttamente Evangelo, che in greco significa lieto annunzio. Lo troviamo anche nell’Odissea di Omero e in una iscrizione di Priene, nell’Asia Minore, che parla dell’imperatore Cesare Augusto. Nell’ Antico Testamento lo conosce il profeta Isaia, quando parla delle sentinelle che recano il lieto annunzio d’Israele che torna dall’esilio. Appunto, perchè la parola Evangelo era usata soprattutto in chiave militare, ad indicare l’annuncio di una vittoria.

Gesù stesso parla di Vangelo, quando invita alla conversione i suoi primi seguaci: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc.1,15 ).  Anzi lo identifica con se stesso, quando invita il discepolo a lasciare padre e madre, per lui e il Vangelo ( cf. Mc 10,29 ). Oppure quando siamo al nardo profumato che Maria di Betania versa sui suoi piedi, tra le critiche dei presenti e ammonisce che “dovunque sarà predicato il Vangelo per tutto il mondo, si narrerà a sua memoria, anche ciò che ella ha fatto” (Mc 14,9). Gli stessi evangelisti non usano molte volte la parola Vangelo: 4 volte Matteo, 6 Marco, Luca e Giovanni mai; mentre evangelizzare è frequente nelle lettere di S. Paolo apostolo.

Sono annotazioni apparentemente di poco conto, ma sempre significative di una venerazione straordinaria, da parte degli studiosi antichi e moderni. Che siano soltanto quattro i Vangeli canonici, cioè accettati dalla Chiesa come Parola di Dio, Quanta fatica hanno fatto le prime comunità cristiane, hanno dovuto affrontare un duro lavoro, per sceverare i veri Vangeli da quelli cosiddetti apocrifi, cioè da scritti che non corrispondevano affatto  alla fede della Chiesa.

Che i quattro siano stati allineati a cominciare da Matteo, è dipeso dalla scarna stima che riscosse la composizione di Marco; non perchè non fosse considerato ispirato, ma per la composizione apparentemente mal condotta. Cronologicamente, il primo Vangelo è proprio quello di Marco. Gli antichi cristiani, disponevano, per primi, il Vangelo di Matteo e  Giovanni, perchè scritti da apostoli. Clemente di Alessandria preferiva disporre prima Matteo, poi Luca, quindi gli altri due Vangeli, perchè contenevano la genealogia di Gesù.

Una preziosa curiosità: la raffigurazione dei quattro Vangeli con il volto d’uomo, e figure di animali è già presente in S.Ireneo nel III sec.,  e deriva dal profeta Ezechiele 1,5-14. Generalmente viene spiegato con l’inizio dei singoli Vangeli: l’Uomo di Matteo, perchè, appunto il suo Vangelo inizia con la genealogia del Salvatore. Il leone di Marco, perchè inizia con Gesù nel deserto e il leone è simbolo del deserto. Il bue di Luca, perchè apre con il sacrificio al Tempio, effettuato da Zaccaria, padre del Battista: Finalmente l’aquila per Giovanni, perchè il suo Vangelo inizia con quel volo sublime dell’ ” in principio era il Verbo”.

Ma adesso non sei Curioso di sapere e conoscere il Vangelo ( messaggio) se si allora nel tempo lo riceverai…. continua a pregare Dio e seguire questo sito…