Dimostrare l’esistenza di Dio. Si può?

E ha senso farlo?

 

dio esiste art10062021

 

Questo non è una domanda di poco conto, anzi è la Più grande domanda che il popolo umano possa porsi! Dalla sua risposta derivano due strade di comportamento e vita. Ogni legge e tutte le motivazioni della vita umana ogni decisione dalla più banale a quella “estrema” sono condizionate dalla risposta a questa domanda…

AVVISO…  Argomenti cosi importanti possono essere spiegati in un articoletto di 50 righe? Si lo so L’attenzione dei lettori si perde velocemente, ma sicuramente il mio obbiettivo non è attrarre persone che non amano leggere, approfondire, porsi domande. Non mi interessa “Convincere” alcuno sulle mie Idee o convinzioni… Ogni articolo è “costruito” cercando per ore ed ore e leggendo sul Web cosa ne pensano altre persone… Non “manipolo” quello che trovo piegandolo alla prova della Mia idea… Ma ne riporto passi importanti che spingano alla riflessione alla meditazione del concetto. Se poi il lettore lo vorrà avrà sterminate informazioni fatte di milioni di pagine disponibili sul Web. PS la quasi totalità del articolo e da fonti diverse scritte da altri e non da me. Le mie parole sono in “corsivo”

Ipotesi numero uno

DIO NON ESISTE…

Non esistendo un creatore non esiste la Creazione, quindi ogni forma di vita del mondo non è nata da “una creazione-progetto” ma dalla casualità e si è evoluta secondo il modello di “Darwin”.
Questo significa che ogni essere vivente risponde solo ed esclusivamente a leggi Biologiche determinate dalla evoluzione.
Che l’uomo non è un essere superiore, non è dotato di anima Immortale o qualsiasi altra cosa “metafisica” alla morte torna nel ciclo della “materia” e della “energia”.
L’uomo è solo una delle forme animali che L’evoluzione ha Premiato e che solo per “logiche evolutive” é diventato il “dominatore della Terra” come forma animale…
Come Tale avrà il suo Ciclo di “vita” e presenza Terrena, come i Dinosauri ad un certo punto il suo Ciclo si Fermerà e si estinguerà lasciando il posto evolutivo ad altre forme di vita.
Questo comporta che l’umanità intera non deve rispondere a Leggi Morali Superiori Universali, ma le leggi sono derivate dal “gruppo Umano” in cui si vive e sono “modificabili” e “variano” a secondo del Momento storico.
Questo comporta che la legge “morale” non esiste esistono solo  leggi o comportamenti costruiti a “disciplinare” il Gruppo di appartenenza.
Quindi si può stabilire che in generale  Uccidere non è permesso ma a determinate persone e in particolari circostanze non solo è permesso ma si deve fare!
Quindi stabilire cosa è BENE e cosa è Male non è una Autorità “divina o superiore” ma è L’uomo a decidere!
Sembra poca cosa, vero? Ma non è cosi! se Dio non esiste allora DIO E’ AUTOMATICAMENTE L’UOMO… e quindi è L’uomo a dominare e modificare a suo piacimento ogni regola, decidere chi deve vivere e chi morire, è autorizzato a “modificare, plasmare, inventare” ogni mutazione genetica o organica… Non deve rendere conto a nessuna entità Morale NON essendoci conseguenza alla sua morte, il suo corpo ritornerà “agli elementi di base” e la sua coscienza svanirà per sempre.
Quindi Niente “Vita Eterna” niente Giudizio “Male o Bene” L’unica prosecuzione dei suoi geni e  vita è la sua “discendenza organica”…..

Ipotesi numero due

DIO ESISTE…

In questo caso tutto cambia. L’uomo non è frutto del caso o della Evoluzione di Darwin. E un “progetto” complesso di un essere superiore.
E quindi essendo SUA creazione deve rispondere alle sue regole!
Non si è Evoluto, la sua Predominanza su Ogni specie non è evolutiva ma di Nascita!
Il Pianeta Terra e il Cosmo, Ogni cosa che esso contiene non è alla sua mercede ma gli è solo permesso di Utilizzarlo.
Quindi deve rispondere ad una ENTITA’ MORALE SUPERIORE e non può violare le regole da essa “imposte” tali regole sono “insite nel programma umano”… sono codificate nella nostra memoria Genetica e i governi possono stabilire leggi e regolamenti Umani ma Mai produrre leggi e comportamenti che Violino o siano in contrasto con la LEGGE DIVINA E MORALE SUPERIORE.
Quindi ogni uomo non è libero di fare quello che vuole ne “Divenire Dio” non può giocare con la creazione alterandola.

QUINDI PROVARE CHE DIO ESISTE O NON ESITE NON E’ UNA COSA DA POCO!

L’ONERE DELLA PROVA

«Affirmanti incumbit probatio»: già i latini sostenevano che «la prova tocca a chi afferma». L’onere della prova è dunque sulle spalle del credente. È lui che afferma l’esistenza di una o più divinità, e tocca quindi a lui dimostrarla. Il non credente afferma che esiste l’universo, il credente afferma che esiste l’universo e, in aggiunta, Dio. Bene, spiegare il perché di quell’aggiunta è suo compito. Un paragone può essere fatto con le cause in tribunale: se io accuso qualcuno di aver compiuto un delitto, sono io che devo portare le prove a sostegno di questa accusa, altrimenti sarò a mia volta denunciato per diffamazione; se valesse il contrario, tutti accuserebbero tutti e impererebbe il caos.

 

prove dell’esistenza di Dio

Prima di tutto chiediamo al Dizionario di filosofia (2009) della Enciclopedia Treccani alcune informazioni iniziali. ( alcuni termini saranno  un po’ complicati per tanti ma questo deve spingervi ad elevarvi alla conoscenza della lingua)

dal Dizionario…

treccanivocabolarioNella storia della riflessione filosofica e teologica si danno varie prove dell’esistenza di Dio, strettamente connesse a presupposti logici-metafisici storicamente determinati. Esse si possono classificare come:  prove tratte da un’esperienza personale diretta, meramente religiosa o anche razionalizzata (per es., l’argomento ideologico connesso con la dottrina dell’illuminazione interiore, di Agostino) o dall’universalità dell’esperienza religiosa (argomento morale: consenso universale del genere umano, che non può ingannarsi nell’ammettere un Principio supremo);

prove relative al momento etico dell’idea di Dio, in quanto, pur con atteggiamenti diversi, riconoscono tutte l’esigenza di affermare l’esistenza di una legge morale suprema e assoluta, e quindi di un legislatore (argomento deontologico, razionalmente più valido dei precedenti);

prove relative al momento teoretico, tra cui: il cosiddetto argomento ontologico o a priori, che afferma l’esistenza di Dio essere implicita nell’idea di Lui come perfezione suprema; l’argomento cosmologico, che afferma la necessità di una causa prima, e quello fisico-teologico, per cui l’ordine del mondo dimostra l’esistenza di una potenza ordinatrice assoluta e di un fine supremo.

Argomento cosmologico. Dimostrazione dell’esistenza di Dio che muove dal carattere stesso dell’Universo, considerato come tale che, nella sua finitezza, nella sua contingenza e nella serie causale dei fenomeni, rimandi necessariamente a un principio assoluto, a una causa prima; sviluppato soprattutto da Tommaso, sulla base del rifiuto dell’argomento ontologico e attraverso le cinque vie, l’argomento cosmologico è stato variamente criticato nella filosofia moderna, in special modo da Descartes e da Kant.

Argomento fisico. Dimostrazione dell’esistenza di Dio che, pur deducendo l’esistenza di Dio dalla costituzione della natura, non considera la divinità come necessario termine finale del divenire cosmico, bensì come necessario punto di partenza della catena causale in cui quel divenire consiste (a esso si contrappone l’argomento fisico-teologico). Si basa sulla dimostrazione formulata da Aristotele nella Fisica e ripresa da Tommaso d’Aquino per cui, poiché tutto ciò che si muove è mosso da altro, è necessario giungere a un primo motore immobile che sia causa di ogni altro movimento e che è appunto identificato con Dio.

Argomento fisico-teologico. Dimostrazione – secondo la denominazione coniata nel 1713 da W. Derham (Physico-theology) e adottata da Kant nelle Critica della ragion pura – dell’esistenza di Dio che non differisce sostanzialmente dall’argomento teleologico della metafisica aristotelica e che si distingue, pertanto, dal cosiddetto argomento fisico. Kant la confutò sostenendo che, dall’osservazione dell’ordine e della finalità del mondo, risulta possibile inferire al più l’esistenza di un architetto, ma non di un creatore del mondo.

Argomento ontologico. È il più celebre degli argomenti per dimostrare a priori l’esistenza di Dio. La sua prima formulazione si trova in Anselmo d’Aosta, nella forma seguente: anche chi nega l’esistenza di Dio, ammette che Dio sia l’ente del quale non sia dato pensare ente maggiore; ma di conseguenza si deve ammettere anche la sua esistenza, perché altrimenti si potrebbe pensare un ente che, oltre agli attributi riconosciuti propri di Dio, possedesse anche quello dell’esistenza; e allora esso sarebbe maggiore di lui. All’obiezione di Gaunilone, secondo cui, in base a tale argomento, posto il concetto di un’isola di cui non si fosse potuta pensare una più perfetta, si sarebbe potuto e dovuto inferire la sua esistenza in mezzo al mare, Anselmo replicò che non si trattava di un essere contingente come quello dell’isola, ma dell’essere necessario di Dio. E in questa forma l’argomento ontologico passò in Cartesio, in Spinoza e in Leibniz. Kant invece lo combatté riprendendo in sostanza il motivo di Gaunilone. Ma, di fatto, l’argomento ontologico, che fu ripreso ancora da Hegel, rimase del tutto valido finché non fu criticata, dal soggettivismo idealistico, la possibilità di presupporre un’assolutezza, perfezione e necessità soltanto oggettiva. D’altronde neppure gli scolastici moderni lo accolgono, giudicando, con Tommaso, che l’argomento non abbia valore probativo, perché si fonda su un illegittimo passaggio dall’ordine ideale all’ordine reale.

Argomento teleologico. È così detto quell’argomento con cui si prova l’esistenza di Dio considerando la struttura teleologica dell’Universo, e cioè il fatto che, ogni cosa avendo un suo fine, ed essendo peraltro necessario un fine ultimo, questo fine ultimo non può essere che Dio.

Adesso dopo queste varie opinioni dobbiamo porci una domanda…

Se Dio esiste ed è il creatore di Ogni cosa, non avrebbe certo problemi a farsi vedere, ha rivelarsi al mondo. Può semplicemente Apparire e Muoversi sulla Terra dimostrando con prove inattaccabili che Lui E Dio e creatore! E la Domanda sorge spontanea … Perché non lo fa? Perché  non fa la cosa più semplice,  la  sola e unica prova inattaccabile della sua presenza?

quindi ci ritroviamo sempre nella Domanda iniziale NON ABBIAMO PROVE… Ma solo Indizi e questi indizi possono essere contestati o difesi. Nella Bibbia non abbiamo prove ma “informazioni” su cui a livello storico gli studiosi hanno difficoltà… a provarle,  la cosa incredibile e che gli storici fanno una fatica immane perfino a trovare Documenti storici Di Gesù Cristo!! Eppure e la figura da cui è nato il Cristianesimo ma non solo e la figura narrata anche nel “vecchio testamento” …..

Di Cristo non conosciamo neanche la VERA data di nascita!!! Ne la data della morte… Insomma di quella Vita che ha “cambiato” milioni di vite avremmo dovuto avere molte Fonti storiche, molti scritti o resoconti in special modo perché tutto si svolge nel periodo del potere Romano…

Ma torniamo ai nostri secoli

COSA DICONO …. Alcuni personaggi e scienziati?

caso Einstein

Nella famosa lettera a Solovine,  Einstein scriveva:

einstein“Lei trova strano che io consideri la comprensibilità della natura (per quanto siamo autorizzati a parlare di comprensibilità), come un miracolo (Wunder) o un eterno mistero (ewiges Geheimnis). Ebbene, ciò che ci dovremmo aspettare, a priori, è proprio un mondo caotico del tutto inaccessibile al pensiero. Ci si potrebbe (di più, ci si dovrebbe) aspettare che il mondo sia governato da leggi soltanto nella misura in cui interveniamo con la nostra intelligenza ordinatrice: sarebbe” aggiungeva Einstein “un ordine simile a quello  alfabetico, del dizionario, laddove il tipo d’ordine creato ad esempio dalla teoria della gravitazione di Newton ha tutt’altro carattere. Anche se gli assiomi della teoria sono  imposti dall’uomo, il successo di una tale costruzione presuppone un alto grado  d’ordine del mondo oggettivo, e cioè un qualcosa che, a priori, non si è per nulla autorizzati ad attendersi. È  questo il ‘miracolo’ che vieppiù si rafforza con lo sviluppo delle nostre conoscenze. È qui che si trova il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, felici solo perché hanno la coscienza di avere, con pieno successo, spogliato il mondo non solo degli dèi (entgöttert), ma anche dei miracoli (entwundert)”.

Antony HewishIn perfetta consonanza con Einstein, un altro Premio Nobel per la Fisica, Antony Hewish, astronomo, ha affermato: “Dall’osservazione scientifica arriva un messaggio molto chiaro. E il messaggio è questo: l’universo è stato prodotto da un essere intelligente”.

E’ questo che autorizza a parlare di certezza razionale dell’esistenza di Dio.

 

Ecco un altro suo pensiero:

“E’ certo che alla base di ogni lavoro scientifico qualificato troviamo il convincimento, simile al sentimento religioso, della razionalità e intelligibilità del mondo (…). Tale fermo convincimento, legato al sentimento profondo dell’esistenza di una mente superiore che si manifesta nel mondo dell’esperienza, costituisce per me l’idea di Dio”.

Diceva ancora:

“Chiunque sia seriamente coinvolto nella ricerca scientifica, si convince che le leggi della natura manifestino l’esistenza di uno spirito immensamente superiore a quello dell’uomo e davanti al quale noi, con i nostri modesti poteri, ci dobbiamo sentire umili”.

Antonino Zichichi è un fisico moderno

Antonino ZichichiZichichi afferma  “la scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di Dio”. L’ateismo, quindi, non è un atto di rigore logico teorico, ma un atto di fede nel nulla…. Ci sei solo tu in quei momenti, solo con la tua capacità, la tua concentrazione, la tua lucidità, la tua esperienza, i tuoi studi, il tuo amore (o anche la tua carità come la chiamava don Giovanni)  Secondo il fisico  “la speranza all’uomo del  terzo millennio, solo la scienza e la fede possono darla. Questa speranza ha due colonne. Nella sfera trascendentale della nostra esistenza la colonna portante è la fede. Nella sfera immanentistica della nostra esistenza la colonna portante è la scienza. Noi siamo l’unica forma di materia vivente dotata della straordinaria proprietà detta ragione. La scienza ci dice che non è possibile derivare dal caos la logica che regge il mondo, dall’universo sub-nucleare all’universo fatto con stelle e galassie. Se c’è una logica deve esserci un Autore”.

 Secondo Zichichi “la follia politica ha causato milioni di vittime innocenti. Auschwitz e cancro sono due esempi di tragiche realtà. Una dovuta alla follia politica del nazismo, l’altra alla natura. Perché Dio non interviene per evitare il ripetersi di tante tragiche realtà? Se la nostra esistenza si esaurisse nell’immanente, il discorso sarebbe chiuso qui. Immanente vuol dire tutto ciò che i nostri cinque sensi riescono a percepire. Questi nostri cinque sensi sono il risultato dell’evoluzione biologica. C’è però un’altra forma di evoluzione che batte quella biologica: l’evoluzione culturale. L’evoluzione biologica della specie umana non avrebbe mai portato l’uomo a scoprire se esiste o no il supermondo, come facciamo al Cern. Né a viaggiare con velocità supersoniche. Né a vincere su tante forme di malattia che affliggevano i nostri antenati. La nostra vita media ha superato gli 80 anni e le previsioni vanno oltre i cento anni, grazie alla scoperta che il mondo in cui viviamo è retto da leggi universali e immutabili. Nel “libro della natura”, aperto poco meno di quattro secoli fa da Galileo Galilei, mai una virgola è stata trovata fuori posto”.

 

ALTRE OPINIONI… (dubbi e domande)

Il problema è che, se l’universo ha avuto un inizio, la domanda “chi lo ha iniziato?” è plausibile. Se fosse sempre esistito, invece, spazio per la domanda non ce ne sarebbe.

E qui nascono i problemi. Per molti la Scienza non è in grado di dirci cosa o Chi ha causato l’inizio dell’Universo. Ma alcuni altri scienziati credono che questo inizio indichi chiaramente un Creatore. Il teorico britannico Edward Milne scrisse un trattato matematico sulla relatività che si concludeva dicendo: “Per quanto riguarda la prima causa dell’Universo, nel contesto dell’espansione, la nostra visione è incompleta senza di Lui.” Un altro scienziato britannico, Edmund Whittaker, si spinge fino ad affermare che l’inizio del nostro universo è dovuto a “Volontà divina che costruisce la natura dal nulla”.

 

PUO LA VITA ESSERE NATA “PER CASO”?


diversi scienziati filosofi hanno questa opinione

Intanto è veramente molto difficile, logicamente, pensare che l’Universo sia nato per caso. I fisici hanno calcolato che, per far esistere l’Universo, la gravità e le altre forze della natura dovevano essere molto precisamente “calibrate”, o il nostro universo non sarebbe potuto esistere. Se il tasso di espansione fosse stato leggermente più debole, la gravità avrebbe riportato tutta la materia in una “grande crisi”.

Non stiamo parlando semplicemente di una riduzione dell’uno o due percento del tasso di espansione dell’universo. Stephen Hawking scrive: “Se il tasso di espansione, un secondo dopo il big bang, fosse stato inferiore anche di una parte su centomila milioni di milioni, l’universo sarebbe ricaduto su se stesso, prima di poter giungere alle sue dimensioni attuali.”

D’altro canto, se il tasso di espansione fosse stato solo una frazione maggiore di quello che era, le galassie, le stelle e i pianeti non avrebbero mai potuto formarsi e noi non saremmo qui.

E affinché esista la Vita, anche le condizioni nel nostro sistema solare e nel nostro pianeta devono essere state “giuste”. Ad esempio, ci rendiamo tutti conto che senza un’atmosfera di ossigeno, nessuno di noi sarebbe in grado di respirare. E senza ossigeno, l’acqua non potrebbe esistere. Senza acqua non ci sarebbero piogge per i nostri raccolti. Altri elementi come idrogeno, azoto, sodio, carbonio, calcio e fosforo sono anch’essi essenziali per la vita.

Ma questo da solo non è tutto ciò che è necessario per l’esistenza. Anche le dimensioni, la temperatura, la relativa vicinanza e la composizione chimica del nostro pianeta, del sole e della luna devono essere “giusti”. E ci sono dozzine di altre condizioni che dovevano essere squisitamente messe a punto, o non saremmo qui per pensarci.

Gli scienziati che credono in Dio potrebbero forse essere facilitati nell’accettare una tale messa a punto; ma atei e agnostici non sono mai stati in grado di spiegare queste straordinarie “coincidenze”. Il fisico teorico Stephen Hawking, un agnostico, scrive: “Il fatto notevole è che i valori di questi numeri sembrano siano stati adattati molto finemente, proprio per rendere possibile lo sviluppo della vita. “

 

DNA: IL LINGUAGGIO DELLA VITA

 

Elab grafica della molecola del Dna
Genetic code

L’astronomia non è l’unica area in cui la scienza ha visto prove di un “Progetto”. I biologi molecolari hanno scoperto un design estremamente complesso nel mondo microscopico del DNA. Nel secolo scorso, gli scienziati hanno infatti trovato che una minuscola molecola chiamata DNA è il “cervello” dietro ogni cellula del nostro corpo e di ogni altra cosa vivente.

 

 

Tuttavia, più scoprono del DNA, più si meravigliano della intelligenza che c’è dietro.

Gli scienziati che credono che il mondo materiale sia tutto ciò che esista (i materialisti), come Richard Dawkins, sostengono che il DNA si sia evoluto per selezione naturale; senza un Creatore. Eppure anche gli evoluzionisti più ardenti ammettono che l’origine della “complessa complessità” del DNA sia inspiegabile.

L’intricata complessità del DNA ha indotto il suo co-scopritore, Francis Crick, a credere infatti che non avrebbe mai potuto originarsi sulla terra naturalmente. Crick, è un evoluzionista che crede addirittura che la vita sia troppo complessa per aver avuto origine sulla terra, e che dovrebbe provenire dallo spazio; infatti ha scritto: “Un uomo onesto, armato di tutte le conoscenze oggi a nostra disposizione, potrebbe solo affermare che l’origine della vita sia un miracolo. Tante sono le condizioni che avrebbero dovuto essere soddisfatte per generarla.

La codifica dietro il DNA rivela una tale intelligenza da sconcertare l’immaginazione. Una piccola frazione di DNA contiene informazioni equivalenti a una pila di libri che circonderebbe la terra 5.000 volte. E il DNA opera come un linguaggio con un proprio codice software estremamente complesso. Bill Gates afferma che il software del DNA è “molto, molto più complesso di qualsiasi altro software che abbiamo mai sviluppato.”

Dawkins e altri materialisti credono che tutta questa complessità sia nata dalla selezione naturale. Tuttavia, come ha osservato Crick, la selezione naturale non avrebbe mai potuto produrre la prima molecola. Molti scienziati ritengono che la codifica all’interno della molecola del DNA indichi un’intelligenza che supera di gran lunga ciò che avrebbe potuto verificarsi per cause naturali.

All’inizio del XXI secolo, l’ateismo dell’ateo Antony Flew cessò bruscamente quando egli studiò il DNA. Flew spiega cosa cambiò la sua opinione: “Quello che penso che il materiale del DNA abbia fatto, è mostrare che per forza una intelligenza deve essere stata coinvolta nel mettere insieme elementi straordinariamente diversi. L’enorme complessità con cui sono stati raggiunti i risultati mi sembra senza dubbio il lavoro di una intelligenza ”. Quindi, sebbene Flew non fosse un credente, ammise che il “software” dietro il DNA è troppo complesso per essere nato senza un “Progettista”.

 

O TROVATO QUESTO  INTERESSANTE  ARTICOLO NEL WEB….  

 

 1) Se Dio non esiste, l’essenza della vita non ha significato. Non è importante il modo con cui viviamo una vita destinata a finire con la morte. In definitiva non farebbe differenza se siamo esistiti o meno. La nostra esistenza può però acquisire un significato relativo che concerne il modo con cui abbiamo influenzato gli altri e cambiato il corso della loro storia. Ma in ultima analisi l’umanità è destinata a perire con l’universo stesso. Essenzialmente non fa differenza chi siamo e cosa facciamo. La nostra vita è insignificante. Dunque, in ultima analisi, il contributo degli scienziati per accrescere la conoscenza umana, la ricerca del dottore per alleviare dolore e sofferenza, gli sforzi del diplomatico per assicurare la pace nel mondo, i sacrifici della brava gente per migliorare la sorte dell’umanità, non hanno alcun significato. Per cui, se l’ateismo fosse vero, la vita sarebbe fondamentalmente priva di significato.

2) Se Dio non esiste, allora dobbiamo rassegnarci a vivere senza speranza. Se rifiutiamo l’esistenza di Dio non abbiamo alcuna speranza di poterci liberare dai difetti della nostra esistenza. Per esempio, non avremmo alcuna speranza di poterci liberare dal male. Anche se molte persone si chiedono come Dio possa avere creato un mondo in cui esiste il male, per la maggior parte le sofferenze nel mondo sono dovute alla mancanza di umanità da parte dell’uomo verso i suoi simili. L’orrore delle due guerre mondiali del secolo scorso ha di fatto distrutto l’ottimismo naïve sul progresso umano del XIX secolo. Se Dio non esiste, siamo imprigionati senza speranza in un mondo pieno di sofferenza ingiustificata e non riscattabile, con nessuna speranza di potere essere liberati dal male. E ancora, se non c’è Dio, non abbiamo speranza di potere vincere la vecchiaia, le malattie e la morte. Anche se può essere difficile da contemplare per voi studenti universitari, la cruda realtà è che a meno che non moriate giovani, un giorno anche voi diventerete vecchi, destinati a combattere una battaglia perdente contro la vecchiaia, e contro l’inevitabile progresso del deterioramento del vostro corpo, la malattia e forse la senilità. Per poi infine, inevitabilmente, morire. Non esisterebbe vita oltre la tomba. Per cui l’ateismo è una filosofia che non offre speranza.

3) D’altro canto, se invece Dio esiste, allora non solo esiste significato e speranza, ma c’è anche la possibilità di potere conoscere Dio e il Suo amore. Pensaci! Cosa c’è di più grande del fatto di avere un Dio infinito che possa amarti e desiderare di esserti amico! Questa sarebbe la condizione di vita più alta di cui un essere umano possa godere! È chiaro che, se Dio esiste, potrebbe fare un’enorme differenza per l’umanità in generale, oltre che nella tua stessa vita. Ammetto che niente di tutto questo ci mostra che Dio esiste ma che questa possibilità potrebbe fare la differenza. Dunque la cosa razionale da fare sarebbe credere comunque in Lui. Vale a dire che a mio parere è del tutto irrazionale, alla luce dei fatti, preferire la morte, la futilità e la disperazione invece che la speranza e la felicità. Ma di fatto, io non credo che l’evidenza sia uguale. Io credo che esistano buone ragioni per credere in Dio. E oggi voglio brevemente condividere con voi cinque di queste ragioni. Sono stati scritti volumi interi su ognuna di queste ragioni, quindi tutto quello che potrò fare è presentare un breve riassunto di ogni argomento per poi approfondire quelli che ritenete più interessanti.

 

Nel vagare tra queste Domande e Risposte tra queste Ipotesi una domanda penso vi sorgerà spontanea

Perché un Dio buono e giusto permette la sofferenza nel mondo?

E già,  questo è proprio il motivo per cui moltissime persone non credono nella esistenza di un Dio… e più la vita si fa difficile più ci si ritrova in situazioni di dolore e sofferenza, più siamo colpite da “dolore e sofferenza” in special modo se capita a persone care … più ci allontaniamo da Dio…
Vedete Io lo fatto  mi sono allontanato da Dio per diversi anni e solo sentire il suo “nome” mi provocava una rabbia enorme e un odio profondo! Diverse grandi sofferenze che ho sempre reputato ingiuste sono entrate in me e hanno frantumato ogni fede razionale o irrazionale…

‘Terremoto in India! 10.000 morti!’ ‘Migliaia i morti per un diluvio, a Bangladesh’. Nella cronaca quotidiana ci sono sempre tragedie, inclusi i grandi e ‘assurdi’ disastri che spengono la vita di migliaia di persone, come gli attacchi terroristici alle torri del World Trade Center di New York.

E le tragedie non sono solo confinate ai giorni nostri. Nella storia recente un sistema politico sterminò 6 milioni di Ebrei, e tanti altri ancora. Al di sopra degli eventi, ‘titoli’ della notizia, ognuno di noi soffre dolori di quando in quando—malattie, mal di testa, incidenti e morte. Non è sorprendente allora, quando i pesi di queste sofferenze diventano troppo grandi, che la gente grida a Dio con angoscia : ‘Perché non fai niente? perché non ti preoccupi di noi?’

Se Dio è potente e buono, come mai permette la sofferenza?

Dopo lo ‘choc’ di ogni evento traumatico, la gente comincia a chiedersi perché succedono tali cose. Leggendo la storia di guerre passate, oppure visitando i monumenti commemorativi come il museo dell’olocausto di Washington, spontaneamente ed inevitabilmente, sorge in noi sempre la stessa domanda, ‘Come è possibile che un Dio benevolo, che controlla l’universo, possa permettere la morte e la sofferenza se davvero tiene a cuore la nostra sorte?’

Può darsi che la diffusione della sofferenza sia lo strumento, più efficace, che gli atei usano per contestare il quadro biblico di un Dio di amore. Gli atei protestano in una maniera che sembra ragionevole, ‘Se Dio esiste ed è benevolo e onnipotente, perché non esercita il suo potere per fermare la malvagità, la sofferenza, l’afflizione e la morte?’

Tanti hanno rifiutato Dio a causa della sofferenza.

Purtroppo tanta gente, cristiani inclusi, non hanno una risposta alla questione della morte e della sofferenza nel mondo. E siccome credono che la terra abbia milioni o miliardi di anni , hanno difficoltà nel trovare un motivo dietro la crudeltà apparente che li circonda.

darwin2Charles Darwin rinunciò al cristianesimo, dopo la morte di sua figlia.

‘La morte crudele di Annie, distrusse le tracce della fede che Charles aveva in un suo universo di moralità e giustizia. Egli direbbe che questo periodo segnò l’ora funebre del suo cristianesimo,’ dice una biografia recente di Charles Darwin. ‘…Oramai Charles prese una posizione da incredulo.’

 

Ted TurnerIl famoso miliardario dei mass media, Ted Turner, dice che ha perso la fede dopo la morte di sua sorella.

Il New York Times ha pubblicato solenne articolo dicendo, ‘Turner è un dichiarato non credente, che perse la sua fede dopo che sua sorella…morì a causa di una malattia dolorosa. … ‘Mi hanno insegnato che Dio è un Dio di amore e che Dio è potente’ disse Turner, ‘e non sono riuscito a capire come mai qualcuno così innocente avesse sofferto così.’

Un’evangelista famosa rinunciò al cristianesimo, in parte anche a causa della sofferenza che vedeva intorno a se.

Charles TempletonUn’evangelista assai conosciuto in tempi addietro, il defunto Charles Templeton, pubblicò Farewell to God (Arrivederci Dio) nel 1996, nel quale descrive la sua caduta nello scetticismo e la sua rinuncia al cristianesimo. Una volta egli era considerato, dall’Associazione Nazionale Evangelica, fra quei strumenti ‘più usati da Dio,’ Templeton elencò alcuni ‘motivi per cui rifiutare la fede cristiana,’ come ad esempio:

 

  • I genetisti considerano ‘assurdo’ credere che il peccato sia la ragione del crimine, della povertà, della sofferenza e della malvagità nel mondo.
  • La ‘severa ed inevitabile realtà’ è che tutta la vita è basata sulla morte. Ogni creatura carnivora deve per sopravvivere uccidere e divorare un’altra creatura. Non potrebbe fare altrimenti.’
  • Templeton, come Charles Darwin, si pose un grande problema nel cercare di capire come riconciliare una terra piena di morte, malattie e sofferenza, col Dio amoroso della Bibbia. Templeton chiese :

 

‘Perché sono necessari nel gran disegno di Dio le creature con denti disegnati per schiacciare colonne vertebrali e strappare la carne, artigli formati per catturare e lacerare, veleno che paralizza, bocche che succhiano sangue, spire che strangolano e soffocano—addirittura mascelle che si espandono per inghiottire interamente la preda viva?… La natura è , come nella cruda frase di Tennyson, ‘rossa [di sangue] sul dente e sull’artiglio.’

Templeton conclude dicendo : ‘Com’è possibile che un Dio tenero ed onnipotente creasse tali orrori, così come noi li stiamo contemplando?’

Quindi dobbiamo ammettere che esista DIO, ma che è Totalmente Indifferente agli esseri umani? Che Ha creato un mondo pieno di Violenza Progettando scientificamente creature Violente e assassine? Che la sua “creazione” e fatta di esseri viventi la cui natura e intrisa di Violenza e male?
Bene allora abbiamo un grande problema… con un Dio che viene descritto di “Puro Amore”!! Forse e meglio NON credere alla sua Esistenza?

La Bibbia ci da una prospettiva della storia e di Dio. Ma questa non è supportata da prove in tribunale, in una causa il giudice non aprirebbe neanche il processo!

Qui entriamo non nella “ricerca di prove” tangibili ma nella Fede… nel indagare la nostra coscienza….

Dio ci ha dato un resoconto diverso della storia e della morte, che è ricordato dalla Sua parola, la Bibbia. Questo documento storico risponde alle vere questioni della vita, e spiega interamente il perché degli avvenimenti orribili. Infatti la parola di Dio ha tanto da dire sulla morte.

 

‘Il peccato e la morte’

 

bibbia apertaQuesta frase comprende la vera storia della morte ricordata nella Genesi, il primo libro della Bibbia. All’inizio Dio creò un mondo perfetto, definito da Dio come ‘molto buono’ (Genesi 1, 31). Sia l’uomo che gli animali mangiavano piante, invece di nutrirsi l’un dell’altro (Genesi 1, 29-30). Non esistevano né violenza né dolore, in questo mondo ‘molto buono.’

Però questo mondo buono, privo del peccato, fu rovinato a causa della ribellione del primo uomo, Adamo. Il suo peccato ha fatto entrare un intruso nel mondo, cioè la morte. Con quale Dio giudicò il peccato , proprio perché aveva già ammonito Adamo prima di commetterlo. (Genesi 2, 17; cf 3, 19). In verità, Dio provocò apparentemente la prima morte nel mondo—sacrificando un’animale per farne dei vestiti per coprire Adamo ed Eva (Genesi 3, 21). Dio, da allora in poi, come risultato del Suo giudizio sul mondo, ci ha dato un assaggio della vita priva di se stesso, quindi oggi vediamo un mondo che si esaurisce, pieno di morte e sofferenza. Come si narra nell’Epistole ai Romani 8, 22, ‘Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio,’ perché Dio stesso ha sottoposto tutta la creazione al processo di decadimento (v. 20).

Se consideri coerente ed attendibile la storia da questo punto di vista, cosa ci suggerisce essa al riguardo della sofferenza?

Come possiamo trovare un Dio d’amore tra il travaglio e la sofferenza di questo mondo? Leggendo il racconto della Genesi riguardante la caduta dell’uomo, sappiamo che viviamo in un mondo peccaminoso e maledetto. Dalla prospettiva storica biblica, la morte è un nemico, non un’alleato. Nella prima lettera ai Corinzi 15, 26, l’apostolo Paolo descrive la morte come ‘l’ultimo nemico.’ La morte non faceva parte della creazione originale di Dio, che veramente fu ‘molto buono.’

Morte e sofferenza sono la pena al peccato. Quando Adamo si ribellò a Dio, in effetti dichiarava che voleva vivere la sua vita senza Dio. Voleva decidere sulla verità autonomamente e indipendentemente da Dio. Allora, la Bibbia ci dice che Adamo fu il capo della razza umana, e che egli fu il rappresentante di ognuno di noi, poiché noi siamo i suoi discendenti. Paolo dice nell’Epistola ai Romani 5, 12-19 che noi pecchiamo ‘in Adamo,’ cioè nello stesso modo con il quale egli peccò. In altre parole, noi abbiamo lo stesso problema che ebbe Adamo . Quando egli ribellò contro Dio, tutti gli esseri umani, rappresentati da Adamo, dicevano effettivamente che volevano vivere la propria vita senza Dio.

Di conseguenza Dio dovette giudicare e punire il peccato di Adamo con la morte. Aveva già ammonito Adamo che, se avesse peccato sarebbe morto sicuramente. Dopo la caduta di Adamo, egli e tutti i suoi discendenti persero il diritto alla vita. Alla fin fine, Dio è il Creatore della vita. La morte è la pena naturale della scelta di vivere senza Dio, senza colui che dà la vita. Eppure, siccome il Signore è santo e giusto, ci doveva essere una pena per questa ribellione.

La Bibbia chiarisce il fatto che la morte è la pena per il nostro peccato ,e non solo per quello di Adamo. Se accettiamo il racconto storico della Bibbia, allora i nostri stessi peccati, e non solo sempre i peccati degli altri, sono la causa della morte e della sofferenza nel mondo! In altre parole, in realtà è colpa nostra se il mondo è così com’è. Nessuno è veramente innocente.

Dio ha negato temporaneamente il Suo sostegno.

cacciata dal paradisoNello stesso momento che Dio giudicò il peccato con la morte, ritirò temporaneamente anche il Suo sostegno. L’Epistola ai Romani 8, 22 ci dice che la creazione intera geme ed è in travaglio. Tutto si consuma e si esaurisce a causa del peccato. Dio ci ha dato un assaggio della vita senza Lui—un mondo pieno di violenza, morte, sofferenza e malattia. Se Dio ritirasse definitivamente tutto il Suo sostegno, la creazione non esisterebbe più.

Colossesi 1, 16-17 ci dice che tutte le cose sussistono per mezzo della potenza del Creatore, il Signore Gesù Cristo. Però in un senso non funziona perfettamente, perché per la Sua volontà ha lasciato tutto cadere in pezzi per darci un assaggio di una vita priva di Dio. Cioè Dio ci permette di sperimentare ciò che abbiamo voluto—la vita senza di Lui (cf Epistola ai Romani 1, 18-32).

Nell’antico testamento vediamo di sfuggita com’era quando Dio sosteneva il mondo al cento per cento. In Deuteronomio 29,5 e Neemia 9,21 si racconta come gli israeliti vagarono nel deserto per 40 anni, eppure i loro vestiti né le loro scarpe si logorarono, né si gonfiarono i loro piedi. Ovviamente Dio sosteneva i loro vestiti, le loro scarpe e i loro piedi, miracolosamente, affinché non si deteriorassero come il resto della creazione. Si può immaginare come sarebbe il mondo se Dio sostenesse ogni dettaglio nella stessa maniera…

Nel libro di Daniele capitolo 3 c’è un secondo esempio di quando Shadrak, Meshak ed Abednego entrarono in una fornace ardente, eppure uscirono intatti senza nemmeno l’odore di fumo sui vestiti. Quando il Signore Gesù Cristo, creatore dell’universo, sostenne i loro corpi e i loro vestiti anche in mezzo al fuoco (v 25) niente poteva subire danni o distruzione.

Siamo alla fine di questo articolo… e la domanda rimane Si può Provare l’esistenza di Dio? Abbiamo prove Inconfutabili… cioè prove Garantite da un’indiscussa validità, non suscettibili di confutazione; incontrovertibili, inoppugnabili, indiscutibili. No non le abbiamo!

E questo sembra assurdo e inconcepibile ma non lo è! Dio sta “Valutando” la sua più importante creazione l’Uomo!

Abbiamo in Noi l’essenza di Dio e quello che viene definito “libero Arbitrio”. Ma non abbiamo Risposte alle sofferenze, al dolore, Non abbiamo risposte a moltissime domande. Non abbiamo Risposte a decine di perché e questo ci crea Ansia e Insofferenza… Vivere con tante “incertezze” e domande senza risposta e frustrante…  
Ma tutto questo è voluto e programmato con cura quando conosciamo perché DIO non si rivela e quale piano Dio sta attuando per l’intero universo allora potremmo comprendere e avere molte risposte, non tutte anzi di alcune nella nostra vita non le avremo mai… Forse Dio non vuole che le conosciamo, alcune rivelazioni alcune risposte possono provocare molto dolore e sofferenza e probabilmente non conoscere per alcuni di noi e la cosa migliore…

sBmnoow

In uno prossimo studio Biblico risponderemo alla domanda,

quale è il piano di Dio per L’umanità?  

 

 

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